lunedì 30 gennaio 2012



Per non dimenticare

Il giorno 27 gennaio 2012, ci siamo recati al Chiostro di San Nicolò per ascoltare delle testimonianze sul massacro di Auschwitz. Arrivati, ci siamo seduti in un teatro dove c’erano parecchi ragazzi e ragazze. Dopo qualche minuto, sono entrate tre persone di cui uno era un sopravvissuto a un campo di concentramento. Ha cominciato a leggere un testo lungo due pagine che raccontava come si viveva, cosa si faceva e come si moriva dentro Auschwitz. Molte cose già le sapevo, ma comunque mi hanno fatto sempre impressione perché ho letto molti libri a riguardo come ad esempio “Se questo è un uomo”. Poi è entrato un signore di nome Manasse che ha letto un testo e l’ha recitato. Era molto lungo e pesante, ma ci ha raccontato cose che noi non conoscevamo: che uccidevano oltre gli Ebrei, anche i disabili, gli zingari, gli omosessuali e le lesbiche. Ci ha spiegato come li uccidevano e dove li mettevano, cioè nelle fosse comuni, e lì di corpi ce ne erano tantissimi, sia di bambini sia di donne, di uomini e di anziani. Poi ci ha detto che per uccidere le persone c’erano tanti modi, ma i più usati erano la camera a gas e l’inceneritore. Io penso che questo periodo sia stato brutto per tutti, perché sono morte tante persone che non avevano fatto niente di male e mi disgusta che l’uomo abbia potuto fare tutto questo. Mi disgusta anche il fatto che abbiano potuto fare esperimenti su umani per rendere le persone tutte uguali, cioè con capelli biondi e occhi azzurri. Spero tanto che non succeda mai più e che nessuno muoia in questo modo così atroce.

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