martedì 31 gennaio 2012
Recita per il giornalista di Spoleto online
lunedì 30 gennaio 2012
Per non dimenticare
Il giorno 27 gennaio 2012, ci siamo recati al Chiostro di San Nicolò per ascoltare delle testimonianze sul massacro di Auschwitz. Arrivati, ci siamo seduti in un teatro dove c’erano parecchi ragazzi e ragazze. Dopo qualche minuto, sono entrate tre persone di cui uno era un sopravvissuto a un campo di concentramento. Ha cominciato a leggere un testo lungo due pagine che raccontava come si viveva, cosa si faceva e come si moriva dentro Auschwitz. Molte cose già le sapevo, ma comunque mi hanno fatto sempre impressione perché ho letto molti libri a riguardo come ad esempio “Se questo è un uomo”. Poi è entrato un signore di nome Manasse che ha letto un testo e l’ha recitato. Era molto lungo e pesante, ma ci ha raccontato cose che noi non conoscevamo: che uccidevano oltre gli Ebrei, anche i disabili, gli zingari, gli omosessuali e le lesbiche. Ci ha spiegato come li uccidevano e dove li mettevano, cioè nelle fosse comuni, e lì di corpi ce ne erano tantissimi, sia di bambini sia di donne, di uomini e di anziani. Poi ci ha detto che per uccidere le persone c’erano tanti modi, ma i più usati erano la camera a gas e l’inceneritore. Io penso che questo periodo sia stato brutto per tutti, perché sono morte tante persone che non avevano fatto niente di male e mi disgusta che l’uomo abbia potuto fare tutto questo. Mi disgusta anche il fatto che abbiano potuto fare esperimenti su umani per rendere le persone tutte uguali, cioè con capelli biondi e occhi azzurri. Spero tanto che non succeda mai più e che nessuno muoia in questo modo così atroce.
giovedì 26 gennaio 2012
venerdì 20 gennaio 2012
La musica per i ragazzi
In base alla mia esperienza di musicista, posso dire che è molto difficile suonare uno strumento, ma è bello e soddisfacente quando fai dei saggi di musica e tutti ti applaudono e ti dicono che sei bravissimo.
E' difficile se vuoi sostenere degli esami di pratica e di solfeggio (o teoria), ed io ne so qualcosa. Comunque, la musica può essere anche usata come mezzo per fare nuove amicizie, la si può ascoltare sempre, ad esempio, quando sei triste, felice, arrabbiato ecc.
Per quanto mi riguarda, io faccio parte di coloro che la musica la praticano e l’ascoltano. Io ho cominciato a praticare la musica perché mia sorella aveva iniziato a suonare da piccola e, dopo il suo primo saggio, mi sono appassionato anche io ed è da 9 anni che lo faccio e non mi sono mai stancato perché mi affascina a tal punto che io e mia sorella stiamo facendo gli esami e dopo l’ottavo potremmo prendere un diploma. Comunque, non mi piace soltanto la musica classica, ma anche quella house, hip-hop, metallica, disco ecc. e spero che tanti altri ragazzi comincino a suonare qualche strumento perché è educativo e gratificante.
Bernabei Federico IIIB
mercoledì 18 gennaio 2012
sabato 14 gennaio 2012
giovedì 12 gennaio 2012
mercoledì 11 gennaio 2012
martedì 10 gennaio 2012
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